Basato sulle più recenti evidenze e frutto di ricerche scientifiche, l’esercizio terapeutico nasce come risposta a diversi quadri clinici; strumento molto efficace dal punto di vista riabilitativo ci consente di accompagnare il paziente, in un numero ridotto di sedute, a gestire il proprio dolore e a recuperare la funzione del distretto.
Qui di seguito alcuni esempi in cui risulta efficace questo approccio.
In presenza di tendinopatie/tendiniti sarà importante valutare la condizione clinica per sviluppare un piano terapeutico volto a ridurre il dolore e ad aumentare le capacità del tendine per tollerare le attività fisiche a cui è sottoposto.
Il trattamento più indicato è un approccio attivo, in cui la gestione dei sintomi, il monitoraggio di alcuni parametri e l’esecuzione degli esercizi e delle attività fisiche sono fondamentali per la risoluzione del problema.
In questi quadri clinici il riposo prolungato è invece sconsigliato poiché potrebbe ridurre ulteriormente la sua capacità di tolleranza al carico
In seguito a distorsioni di caviglia spesso non si ha un completo recupero e questo può portare ad avere recidive nel tempo.
È quindi importante valutare le capacità fisiche in termini di mobilità, equilibrio, forza e reattività per ridurre al massimo i deficit individuati e tornare a svolgere le attività fisiche e sportive di prima.
L’approccio sarà basato sulla scelta di esercizi specifici e sulla scelta di progressione in base alle tue necessità e alla tua clinica.